2022
sabato
3
settembre
19.00
prova aperta Afferrare Marla! | Regia di Omar Giorgio Makhloufi. Di e con Diana Dardi. a cura di Cartocci Sonori e Arti Fragili
prova aperta al termine della residenza artistica presso Villa Aldini

Afferrare Marla! è un progetto monologante in fase di costruzione che si basa su un fatto
realmente accaduto. È il pubblico flusso di coscienza di una giovane della generazione Z
che si interroga sulle gigantesche e irrisolvibili problematiche della società contemporanea,
dal disastro ambientale al capitalismo avanzato.

Afferrare Marla! è un progetto monologante in fase di costruzione che si basa su un fatto
realmente accaduto. È il pubblico flusso di coscienza di una giovane della generazione Z
che si interroga sulle gigantesche e irrisolvibili problematiche della società contemporanea,
dal disastro ambientale al capitalismo avanzato: quale spazio ci può essere in una società
come questa, che permette il suicidio di una persona giovane, che chiede a chi la abita di
essere sempre performante al massimo, che concepisce l’infelicità, il dolore, la malattia, la
vecchiaia, come devianze da correggere?

In scena, un’alter ego della performer, ispirata all’immaginario degli anime giapponesi. Una
super eroina fragile, che goffamente indaga, novella Sherlock Holmes, il suicidio di una
cara amica. Con i roller, si muove su un terreno friabile, instabile e liquido, a tratti vaporoso
e inconsistente: interroga. Chiede come stiamo con tagliente semplicità e rigore scientifico.
All’occorrenza, veste i panni della sua altra identità, l’Alpaca, il super eroe inutile, un
erbivoro apparentemente innocente e banalmente simpatico, che risveglia la parte dark e
caustica della nostra testimone, il suo lato più adulto e cinico. Lo sfondo musicale è
l’iconografico concept album Pet Sounds, dei Beach Boys, dal genio di Brian Wilson.
L’intento è quello di usare il teatro come mezzo di indagine, provando a trattare un tema
tabù in maniera altra, resistendo alla tentazione di essere retorici, moralisti, pietistici, per
domandare, invece, e interrogare, anche attraverso l’ironia.

Afferrare Marla! è il tentativo di ricostruire Marla, di raccontarla, è il tentativo di afferrarci
e afferrare lo spettatore, prima che sia tardi, di domandarsi cosa resta da fare, cosa si può
ancora fare; per ricordarci che il teatro, al di là di tutto e tutti, è ancora utile per pensare e
vivere esorcismi collettivi, veicolando messaggi di speranza e comunione.